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Sarri: «La classifica non mi spaventa. A Gabbiadini ho detto una cosa. Su Insigne...»

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Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa del match contro l'Empoli.

«Giocare a Empoli è motivo di soddisfazione perché ritroverò persone alle quali sono affezionatissimo. Però domani è una partita importante e quindi vogliamo vincerla. Evitando l'errore che la squadra ha fatto in passato e cioè di sottovalutare l'avversario visto che pochi mesi fa gran parte di questi giocatori a Empoli ha preso 4 gol».

«Attaccanti? Credo che il loro ballottaggio rimarrà un tormentone per tutto l'anno perché due di volta in volta rimarranno fuori».

«Il grosso salto del Napoli non è essere passati da un modulo a un altro, ma da un modo di pensare a un altro quando si va in campo».

«Non mi aspetto di vedere la squadra che regge per 90 minuti, ma che sappia gestire i momenti in cui non siamo in predominio del match. Perché prendere 2 gol in un minuto non è un calo fisico, è una paralisi. In quei momenti abbiamo commesso degli errori di una gravità assoluta, visto anche che preso il gol, palla al centro e gliel'abbiamo riconsegnata per farci il secondo».

«Il punto in due gare? Se lo facciamo tra la 18esima e la 19esima nessuno se ne accorge, ma siccome siamo all'inizio lo notano tutti. Il punto in due partite non mi fa alcuna pressione, anche perché sono abituato visto che a Empoli ne feci 4 in 9 partite. Chi mi ha scelto sa che sono un allenatore da progetto».

«Faccio un complimento alla Federazione albanese perché gli abbiamo mandato un giocatore acciaccato e non l'hanno schierato. Non posso dire lo stesso della Romania che ha fatto giocare Chiriches per due partite».

«L'Empoli ha tanti buoni giocatori e un fuoriclasse che è Saponara. Sono sicuro che a fine anno andrà via dall'Italia perché qui non se lo potrà permettere più nessuno».

«La crescita non è mai progressiva, ma va tra alti e bassi. Poi all'improvviso comincerà tutto a funzionare bene. Per cui non possiamo fare delle percentuali su come stiamo messi ora».

«All'Europa non penso ancora. Lo faremo da lunedì mattina. Non possiamo gestire le forze sul lungo periodo perché basta un tassello che va fuori posto e salta tutta la pianificazione. Non ci credo molto alle programmazioni di lungo periodo».

«Su Insigne posso dire che ha fatto un'ora con la Samp da grandissimo trequartista. Lui però ha delle qualità che può migliorare ancora di più. Ad esempio deve trovare piacere anche nel mandare a segno i compagni, visto che sul 2-0 ha cominciato a provarci tanto forzando anche le conclusioni. Comunque lui ha delle qualità straordinarie, anche a livello fisico i dati che scarichiamo dal suo Gps sono sorprendenti».

«Dobbiamo crescere a livello mentale, anche perché se non lo facciamo non vedo come potremo mai crescere. Se non lo facciamo finiremo per essere tagliati fuori non dall'altissima classifica, ma anche dall'alta classifica. I ragazzi comunque sono consapevoli di questo limite, ed esserne consci vuol dire fare il primo passo verso la soluzione del problema».

«Hamsik? E' un giocatore offensivo che secondo me rende meglio se parte da dietro e si inserisce. Per il ruolo che fa sta crescendo anche a livello di fase difensiva, dove sta provando a darci una mano. Però essenzialmente lo considero un giocatore offensivo».

«Schemi? Stiamo lavorando sul 4-3-1-2 d base, mentre come alternativa io preferisco il 4-3-2-1, però mi rendo conto che per le caratteristiche che abbiamo forse la soluzione migliore sarebbe il 4-3-3».

«Zuniga? Viene da problemi fisici importanti e delicati, in più non ha fatto la preparazione. Per ora non è convocato e c'è prima da compiere una fase di recupero dal punto di vista fisico, poi di inserimento tattico. Ci vuole tempo. De Guzman? Il ragazzo ha presentato un certificato medico e la società sta facendo delle sue valutazioni in corso, per cui al momento non è convocabile».

«Nel primo tempo con la Samp il San Paolo non era pieno, ma era carico ed era in ebollizione. Poi nel secondo tempo non è stata così ma siamo stati noi che non abbiamo fatto abbastanza per cambiare la cosa».

«Parlando con Manolo gli ho detto: "tutti i lunedì parto convinto che domenica giochi te, ma perché il giovedì poi ho cambiato idea?". Perché mi aspetto una risposta forte da parte sua, perché l'ho visto un pochino molle, ma probabilmente questo anche perché dal punto di vista fisico non era al meglio. Però potrebbe giocare domani come potrebbe giocare giovedì, e comunque da lui mi aspetto cose molto importanti».

«Higuain? contro la Samp ha fatto un'ora eccezionale. Le sue qualità le conosciamo tutti. La cosa che mi fa più piacere è che lo sto vedendo sorridere durante gli allenamenti».

«Allan come vertice basso? Per me non potrà mai esserlo perché in quel ruolo io voglio un fine palleggiatore e non un incontrista».


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