Adesso ci si mette anche l'inquinamento acustico. Non c'è pace per il San Paolo. E' stata l'Automobile club Napoli a diffidare e mettere in mora il Comune, con un atto trasmesso anche alla Regione, alla prefettura ed al governo "affinché ciascuno ponga in essere tutte le attività di controllo, di prevenzione e di repressione necessarie a garantire il rispetto della normativa sull'inquinamento acustico al San Paolo".
«Gli eventi sportivi e musicali ospitati dall'impianto di Fuorigrotta - si legge -sono causa di gravi disagi sia sul piano della mobilità che del rumore sia a causa dal notevole traffico veicolare che si sviluppa in occasione degli eventi ospitati dallo Stadio, sia per la presenza di migliaia di spettatori, sia nel caso di concerti a causa del volume elevatissimo della musica. Fenomeni destinati ad aggravarsi ulteriormente a seguito della ristrutturazione dell'impianto, che prevedrebbe l'utilizzo anche di aree limitrofe allo stadio, nonché la creazione di nuovi spazi da destinare ad attività commerciali, ricreative, di ristorazione e per il tempo libero, funzionanti quotidianamente ed ininterrottamente per numerose ore al giorno. Quadro che risulta oggettivamente inconciliabile con le normali esigenze di vita di coloro che abitano o lavorano nel quartiere Fuorigrotta. L'iniziativa dell'Automobile Club Napoli vuole evitare che con il restyling del San Paolo si incrementi una situazione divenuta ormai intollerabile. I progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dell'inquinamento acustico delle popolazioni interessate».

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