Su Repubblica viene analizzata la prova del Napoli, e messi in risalto alcuni temi: «Il Napoli riprende il ciclo terribile dal quarto posto. Doveva vincere su un campo che solo il Genoa conosce bene, ruvido e con falsi rimbalzi, quanto di peggio per una squadra che gioca calcio nuovo, il calcio di Sarri, possesso palla in velocità».
MOTIVI. «Impreciso nel tiro, mentalmente stanco, con qualche giocatore spento. Che il Napoli sia stressato, ma ancora un modello di equilibrio tattico, di dinamica virtuosa e ampiezza offensiva è una realtà. Dopo 22 punti in 11 gare il bilancio è florido, come i 13 risultati utili di fila. Ma gli stress se li è proprio cercati».
COMUNQUE... «Genova non ha detto altro, se non certificare la forza del Napoli e accendere qualche spia rossa. La fascia destra ha molto sofferto: Callejon, Allan, Hysaj a disagio per l'esuberanza di Perotti, laddove Albiol e Koulibaly hanno retto bene l'urto, arginando Pavoletti e Laxalt. La coppia centrale di difesa è stata eccellente. Higuain tira da posizioni impossibili, Reina e Hamsik sono guide sicure. C'è tanto, davvero tanto per credere nel Napoli, bisogna proteggerlo, ma può bastare anche il silenzio per farlo ancora volare».

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