Primato in classifica.
«Essere primi è importante per una questione di autostima, ma non è che se lo sei oggi lo sarai anche domani. Non ci sono garanzie. La nostra storia è alla prima stagione, per cui non possiamo sapere se abbiamo la forza di restare lassù».
Errori e intensità
«Abbiamo giocato bene, creando tantissimo. Però la sensazione è che siamo stati cattivi a intermittenza. Dobbiamo difendere con più cattiveria quando siamo in vantaggio».
Strinic in campo
«Ho messo Strinic perché eravamo in vantaggio e lui ha caratteristiche più difensive rispetto a Ghoulam. Finora ha sempre fatto bene, per cui era logico dargli fiducia. All'inizio ha fatto un po' di fatica, però adesso è alla pari dei compagni».
La scelta del rigorista
«Il rigorista era Higuain, ma l'alternativa era Insigne. Forse Gonzalo ha lasciato la palla a Lorenzo perché era giusto così. Per me va bene, non glielo chiedo neanche».
Il mercato
«Se i nomi che si leggono sono veri, allora vuol dire che si punterà ad una stagione di crescita e null'altro. Gli obiettivi sono tutti ragazzi giovani, in linea con la scelta della società di inizio stagione. Non cambia niente. Però con il lavoro serio si può costruire anche un sogni.

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