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Sarri: «Testa al Carpi sennò rischiamo grosso. Scordiamoci la Juve. Hamsik come Gerrard»

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Il tecnico azzurro Maurizio Sarri parla in conferenza stampa prima cioè di guidare l'allenamento pomeridiano in vista della sfida di domani contro il Carpi.

JUVE. «Se sento una domanda sulla Juventus non rispondo, pensiamo al Carpi che è una delle squadre più in forma del campionato e sta giocando a buoni livelli. Spero che la mente dei calciatori sia indirizzata verso il Carpi, che è una sfida più complicata di quanto parli la classifica. Da domani sera penserò alla Juventus, per la nostra squadra ha dei rischi enormi la sfida con il Carpi. Se noi sbagliamo l'interpretazione mentale non verremo a capo della partita».

TURNOVER. «Forse giocherà qualcuno che rimasto fermo mercoledì, e poi c'è Valdifiori al posto di Jorginho. Regini? Ha giocato due anni e mezzo in un altro ruolo, vediamo se riesce a tornare a pensare da centrale».

LAZIO. «All'Olimpico i ragazzi mi sono piaciuti perchè hanno saputo interpretare bene una situazione che non si aspettavano».

DAVID LOPEZ. «Non so, vedremo. Contro la Lazio ha fatto una prova molto dispendiosa, per cui dovrò valutare le sue condizioni per prendere una decisione definitiva».

HAMSIK. «Parliamo di un giocatore strepitoso, che sembra il miglior Gerrard di qualche anno fa. Oltre alla tecnica ha anche qualità notevoli dal punto di vista fisico. E' uno dei nostri giocatori fondamentali».

IL POTERE DEI SOLDI. «Se hai delle idee vi avanti, ma non bastano solo quelle. La normalità è che quando una società ha un grande budget, è chiaro che parta con il favore dei pronostici».

SARRI E CASTORI. «Siamo arrivati tardi in Serie A perché siamo partiti dai dilettanti, per cui il nostro percorso è stato molto lungo. Non è facile uscire da certe categorie».

LIMITI. «Abbiamo ancora dei momenti di vuoto quando siamo in campo, e se vogliamo crescere allora dovremo superare questo limite. Abbiamo l'esperienza e abbiamo capito che dobbiamo essere più martelli dal punto di vista della continuità».

ALLEGRI. «Non replico».

GUARDIOLA. «I suoi complimenti non li avevo letti, però mi fa piacere sapere che abbia detto queste cose. Il Napoli studiato in Portogallo? Lo scorso anno a Empoli sono venuti da Inghiterra, Giappone e Russia. Devo inorgoglirmi? Dammi un minuto (ride, ndr)».

KOULIBALY. «Era un po' provato dopo la partita, ma i compagni gli sono stati vicini e quindi ha assorbito bene il tutto.. Adesso è sereno».


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