Sarri, l'amico del bar: «Ha rischiato tutto. Son juventino e lui mi sfotte: "gobbo di m..."»
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Redazione - 12 feb 2016, 11:38
I colleghi di Gazzetta dello Sport hanno fatto un viaggio nel mondo di Srri, quando si allontana dai clamori di Napoli e trova rifugio nella sua Vaggio, dove ha una villetta. La sua giornata tipo non è mai cambiata nel corso degli anni.
SARRI STOPPER RUVIDO. Il suo quartier generale è il circolo Arci a Matassino, il vecchio bar gestito da Enzo Bernardoni, che dice: «Da ragazzi –giocavamo nella Figlinese. Io facevo io portiere, mentre lui era stopper. Io ero "il Berna", lui era "il Secco"... ma parliamo di tanti chili fa. Maurizio all'epoca tifava Fiorentina e un po' Napoli, in campo parlava poco e picchiava tanto, amava il tackle e si esaltava sui campi fangosi, ma spesso gli usciva via la spalla. comunque aveva un'intelligenza sovrannaturale, però se litigava non la smetteva più».
GOBBO DI M... «Ha rischiato tutto sulla sua pelle .- continua il suo amico Enzo - lasciando un posto di prestigio in banca per fare l'allenatore: perciò merita lo scudetto. E lo dico io, che sono un "gobbo di m...", come mi chiama lui. Affettuosamente, oh».
IL VOLO CON HIGUAIN. C'è una figurina di Sarri sulla mensola dei brandy. Una foto in cui tiene per mano Higuain all'aeroporto: «Il Pipita consola Maurizio dopo un volo...», ironizza un buontempone sul fatto che Sarri non ama proprio volare.