Il tecnico azzurro Maurizio Sarri parla in conferenza stampa alla vigilai della sfida contro il Chievo. «E' una sfida molto più complicata di quel che dice la classifica».
I DATI. «A febbraio abbiamo creato 29 occasioni, ci possono essere dei momenti in cui la percentuale realizzativa cala. In Italia c'è la cultura di dire che sempre un problema è fisico, in realtà contro la Fiorentina abbiamo fatto 12 chilometri di media, quasi la prestazione migliore della stagione, con 2554 metri in accelerazione. Potenza metabolica 11,98, la migliore stagionale. Quindi a livello fisico non si può dire nulla. La Fiorentina ha detto che hanno fatto la loro migliore prestazione stagionale, e questo dà ancora più valore alla nostra».
LA ROSA. «Il minutaggio dei giocatori deve essere guardato in senso complessivo, perché se prendo solo i dati del campionato ottengo dei risultati che sono solo parziali. Non è che chi gioca in Coppa non si affatica».
SCUDETTO. «Noi dobbiamo solo pensare a vincere, vincere e vincere. Se facciamo bene una serie di partita le conseguenza saremo lassù. Si parla di Scudetto, però i ragazzi hanno parlato sempre di sogno e non di obiettivo. Lo Scudetto non è un'aspirazione, perchè se si parte con questo budget e rosa per vincere lo scudetto, si è fuori di testa. Il sogno non lo comandi ed è giusto sognare, per noi cambia niente, dobbiamo avere la stessa mentalità di prima».
MARADONA. «non so cosa ha detto, ma il fatto che parli di me mi rende solo orgoglioso. Quando il Napoli venne in ritiro a Regello io andavo tutti i giorni a vederlo».
CRITICA. «Dà fastidio che ci siano critiche in base al risultato e non alla prestazione. A Torino se non ci fosse stato un tiro deviato si sarebbero fatti altri discorsi e avrebbero detto che avevamo fatto una grande prestazione. Il mestiere del commentatore è il più bello del mondo, perchè se spari una caz...ta dopo 3 giorni nessuno ti dice niente, se la dico io invece vado a casa».
FIRENZE. «Penso che una fetta delle difficoltà ce le siamo create da soli, regalando alla Fiorentina qualcosa. Abbiamo sbagliato qualcosa nel momento in cui loro passano a tre dietro, perché abbiamo perso metri di baricentro e ci ha creato problematiche. Nella ripresa abbiamo alzato il ritmo e le ripartenze erano molto più agevoli: lo avevo detto ai ragazzi, sarebbe stata una sofferenza ma col passare dei minuti il match ci avrebbe concesso qualcosa. Sono contento che la Serie A abbia indicato quel match come uno degli esempi da ammirare, anche perché se vogliamo vendere un milione di abbonamenti alle Tv dobbiamo offrire anche uno spettacolo che sia gradevole, e io dalla panchina mi sono divertito».
UNA SOLA COMPETIZIONE. «Gli eventuali benefici di giocare una volta a settimana li potremmo vedere dalla prossima settimana, perché finora ci siamo allenati soltanto 4 giorni. Giocare spesso può stancare dal punto di vista mentale, ti fa spendere energie nervose. La gestione degli uomini? Vedremo settimana per settimana le rotazioni, giocherà chi si allenerà meglio».
DAVID LOPEZ E CHALOBAH. «David è uno dei più dinamici che abbiamo, sia pure in modo diverso da come lo possono essere altri giocatori, perché non ha accelerazioni, ma di sicuro è molto dinamico. Nathaniel ha vissuto un momento difficile, visto che ha attraversato una tragedia (la perdita della mamma, ndr) e quindi anche dal punto di vista professionale si è allenato poco, ha fatto diversi viaggi e sinceramente non volevo stressarlo. Abbiamo privilegiato l'aspetto umano a quello professionale. Però da qualche giorno si sta riallenando bene e a Firenze sarebbe entrato se avessimo fatto il 2-1. Lo avevo mandato a scaldare, ma poi il gol non l'abbiamo fatto».