Esattamente 27, Alessandro Renica si lanciò in tuffo su un cross di Careca per spedire nella porta della Juventus il gol del 3-0, che mandò il Napoli in semifinale di
Coppa UEFA (quella che poi avrebbe vinto). «Se penso che c'erano 100.000 persone nello stadio e ce ne erano poi altre 20.000 fuori non ci credo quasi, è stata una partita dalle grandi emozioni», dice l'ex libero azzurro a Radio Kiss Kiss.
Oggi come allora, duello con la Juve
«Vincere a Napoli ha sempre un sapore diverso - aggiunge
Alessandro Renica - perché le emozioni che si provano qua non si provano da nessun'altra parte. Si festeggia in un modo che solo a Napoli può accadere. Spero sia l'anno buono, però gli azzurri devono crederci fino alla fine. Si deve pensare a una sfida alla volta, adesso c'è il Genoa da battere, nella speranza che la Juve possa avere qualche difficoltà nel derby. Qualcosa forse inizia a scricchiolare».
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