Come sottolinea Repubblica, «nessuna squadra può vantare il record degli azzurri in serie A che, in trenta giornate di campionato, hanno registrato soltanto 6 indisponibili».
Lo staff medico si prende cura del Napoli
I meriti vanno divisi tra molti. «Ogni dettaglio è curato personalmente dal responsabile dello staff sanitario, Alfonso De Nicola. La sinergia con Sarri è totale. Stesso discorso con i due preparatori atletici Sinatti, arrivato da Empoli assieme all'allenatore, e Saccone, che è al Napoli da più di sette anni. La prevenzione è uno degli aspetti che può fare la differenza ed è uno dei cavalli di battaglia di De Nicola, uno dei primi ad utilizzare già negli anni novanta le tecniche posturali. I giocatori sono curati sui lettini sia prima che dopo gli allenamenti. Reina ne sa qualcosa, visto che durante l'esperienza al Bayern si è fermato spesso per noie al polpaccio che il Napoli ha completamente risolto. Il dottor Enrico D'Andrea, i fisioterapisti Giovanni D'Avino, Marco Romano, Fabio Sannino e Marco Di Lullo si occupano dei campioni del Napoli con dedizione e senza mai risparmiarsi».
La dieta e il Dna
«Il dottor Raffaele Canonico cura regimi alimentari personalizzati, consigli da seguire per la piena efficienza fisica. E così anche la 'bilancia' è contenta. Il fiore all'occhiello, comunque, è lo studio del dna, realizzato in collaborazione con il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, e con la Temple University. Sono state raccolte informazioni genetica di 40 elementi, tra prima squadra e formazione primavera, in modo da avere un bagaglio infinito di informazioni da sfruttare in ambito calcistico. L'obiettivo è individuare eventuali punti deboli degli atleti e ovviamente prevenire gli stop muscolari».

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