Abete: «Rischio porte chiuse agli Europei, ma dobbiamo vincere questa battaglia»
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Redazione - 22 mar 2016, 19:53
Il vicepresidente della Uefa ed ex presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, è intervenuto a Radio 24: «ci sono delle preoccupazioni, questo è un problema che tutti sentiamo come cittadini prima ancora che dirigenti sportivi. L'evento sportivo si colloca in una dimensione residuale. Sia come cittadini che come dirigenti sportivi dobbiamo aumentare da una parte la nostra attenzione. Gli ultimi due mondiali prima in Sudafrica, poi in Brasile per motivi diversi sono stati caratterizzati dal rischio di incidenti e tensioni sociali. E’ una realtà con la quale purtroppo il mondo dello sport deve convivere. Dobbiamo tenere la testa alta e mantenere fiducia nei propri valori di riferimento».
Il rischio porte chiuse è concreto
«Il rischio porte chiuse può esistere sempre perché parliamo di una competizione in cui l’evento deve avvenire. Non ci sono partite rinviabili ad altra data, in un torneo si sconta il fatto che determinate date sono funzionali al risultato finale del torneo. Mi sembra che oggi le priorità siano diverse, parliamo di eventi che hanno già avuto un impatto negativo sul torneo. C’è una maggiore percezione di rischio, minor entusiasmo a partecipare con uno spirito positivo. Noi come dirigenti sportivi dobbiamo continuare ad operare con fiducia e preoccupazione. Capendo che sono battaglie che si vincono solo mantenendo uno spirito positivo».