La spinta psicologica e la nuova tattica
«Quando Spalletti arrivò sulla panchina della Roma, la squadra era quinta e rischiava addirittura di uscire dall’Europa League. Oggi sembra un altro mondo. Spalletti ha ridato alla squadra un’organizzazione di gioco e rivitalizzato i giocatori sotto il profilo psicologico, ridandogli fiducia e carica motivazionale».
Il mercato
«A incidere è stato Spalletti, è vero, ma anche i rinforzi di gennaio. El Shaarawy (6 gol e due assist da quando è tornato in Serie A) e Perotti (3 gol e 3 assist in giallorosso) hanno trasformato il volto della Roma, a cui aggiungere un gregario come Zukanovic, che quando è stato chiamato in causa ha sempre dato un mano. Dall’altra parte, invece, Regini è stato preso per completare la rosa dei difensori ma finora non è riuscito mai ad andare in campo, Grassi è un investimento per il futuro ma anche per lui di presenze neanche l’ombra».

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