Meriti e flop
«Il Bigon napoletano ha saputo farsi apprezzare per l’arte della diplomazia - si legge - Un cuscinetto tra lo staff tecnico e societario, con una spiccata propensione al lavoro da scrivania. Doti che non sono però bastate a sottrarlo a critiche roventi, ancora oggi attuali. L’operazione Vargas gli viene costantemente rimproverata: quei 12 milioni investiti per il talento cileno, nelle idee del club destinato a sostituire Lavezzi. Secondo grosso errore fu Miguel Angel Britos, “strappato†al Bologna per 8 milioni. Un azzardo suggerito da Mazzarri e assecondato da Bigon e De Laurentiis. Terzo sul podio è Gokhan Inler, il centrocampista che avrebbe dovuto assicurare il salto di qualità : 8,8 milioni (la cifra di 14 non era vera) e il clamoroso annuncio a bordo di una nave. Scheletri nell’armadio, come quello relativo al mancato riscatto di Armando Izzo, ceduto al Genoa per poche migliaia di euro».

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