E' una stoccata da applausi, quella che Alfredo Pedullà riserva all'ex diesse del Napoli che nel pomeriggio, dopo la sconfitta, aveva parlato dell'arbitro, lamentandosi: «Certo, ci vuole coraggio - scrive Pedullà - Bigon si è presentato in sala stampa dopo un 3-0 che poteva essere 5 o 6 a 0 per puntare l'indice nei riguardi dell'arbitro Celi. A parte lo stile, che per fortuna non è un optional, le dissertazioni di Bigon si riferivano a un fallo a centrocampo in occasione del primo gol di Gabbiadini e alla mancata espulsione di Albiol. Poi, siccome il coraggio o ce l'hai o non ce l'hai, Bigon ha fatto un po' di marcia indietro aggiungendo "ma io l'ho detto per chiedere soprattutto maggiore attenzione per il finale di campionato". Piuttosto che parlare di arbitri, dopo una sconfitta inequivocabile, Bigon avrebbe dovuto presentarsi in sala stampa per il mea culpa. In pratica il Verona è affondato nella prima stagione da direttore sportivo dell'ex Napoli, dopo anni e anni di soddisfazioni profonde. Povero Verona: Gardini è sceso dalla barca che sta affondando per andare all'inter; Bigon si arrampica sugli specchi...»