«Sarebbe il caso che il Napoli, per il bene dei grandi progressi fatti quest’anno, riuscisse a affidarsi alla logica “in medio stat virtusâ€, tanto la dirigenza quanto la squadra, per compiere il sospirato e definitivo salto di qualità ». E' questo il consiglio che si legge sulle pagine di Corriere dello Sport.
«Senza aspettare la fine di questo campionato, cominciando a trovare un equilibrio tra un modo troppo passivo di vivere le partite anche di fronte alle avversità ed un modo eccessivo, virulento, intimamente debole, come risposta alle disavventure che capitano senza nemmeno volerlo. Le reazioni scomposte di Higuain a Udine e di Albiol con il Verona non sono altro che l’effetto di una esasperazione, chiamatela pure frustrazione, per decisioni arbitrali (forse troppe) mai arrivate oppure frutto di un difetto di interpretazione».