La Gazzetta dello Sport scrive sulla sfida tra Inter e Napoli: "La fascia destra dell’Inter può essere un territorio chiave nel risiko della partita. A Udine, due settimane fa, fu il lato debole del Napoli: per le condizioni precarie di Ghoulam, ma anche per il poco aiuto ricevuto da Hamsik e gli scompensi che ne seguirono nelle scalate combinate dello slovacco e di Insigne. Che rispetto a Callejon ha più soluzioni e qualità offensiva, ma meno attitudine a garantire copertura ed equilibri. Forse sarà lì che Mancini cercherà di colpire di più il Napoli e la scelta di Eder o Palacio come esterno destro gli garantirebbe anche continuità nella fase difensiva, e non solo pericolosità e i tagli giusti per accompagnare la spinta di D’Ambrosio.
Il contributo offensivo dei laterali è sempre stato un valore aggiunto per il gioco del Napoli e al contrario a lungo un’incognita per Mancini, visto che a D’Ambrosio e Nagatomo sono serviti tempo ed errori per convincerlo di essere la coppia migliore. Recentemente gli equilibri si sono modificati se non capovolti, per la stabilizzazione del rendimento dei due nerazzurri e il calo di Hysaj e Ghoulam: bloccare le loro sovrapposizioni sulle fasce è diventata una missione dichiarata di tutte le avversarie del Napoli, quasi quanto ridurre il raggio di azione di Jorginho. E la terza chiave della sfida di stasera può essere proprio questa, ovvero chi e come si occuperà di togliere spazi e lucidità al regista di Sarri: più che Medel, che si può prevedere più stabilmente vicino ai due centrali difensivi, potrebbe essere proprio Eder (o Palacio) stringendo in mezzo. Ma in questo senso un aiuto importante arriverà anche dalla corsa di Brozovic, in qualunque posizione sarà impiegato il croato. La quarta variabile, tale anche perché il loro rendimento non ha una lettura sempre certa, è rappresentata dai due centravanti. Con due o tre compagni di reparto meno portati rispetto a Ljajic e Jovetic ad avere il pallone sui piedi e ad andare a calpestare le sue stesse zolle in area, Mancini spera di mettere Icardi nelle condizioni migliori per mantenere la sua straordinaria percentuale realizzativa. Senza Higuain, Sarri chiederà a Gabbiadini come già contro il Verona di ricalcare per quanto possibile i movimenti dell’argentino: ne riceverà meno potenza e imprevedibilità , ma forse ancora maggiore facilità di calcio, anche da fermo. Un motivo di allarme in più per difensori e centrocampisti di Mancini nelle zone calde al limite dell’area"