Carattere forte e duro, quello di Vlad Chiriches. Un tipo tosto che dal ritiro della Nazionale non le manda a dire ne' ai giornalisti ne' ai tifosi: «So che vi sono antipatico da quando, alla fine della gara contro la Finlandia, dissi di intervistare il pubblico che ci fischiava. Quella mia polemica fu legittima perchè il pubblico doveva sostenerci invece di fischiarci, visto che siamo arrivati all'Europeo». Non guarda in faccia a nessuno, Vlad, ne' ci tiene a fare il diplomatico. Del resto, dice anche che «la fascia da capitano ti dà sia responsabilità , ma anche una leadership in campo e fuori».
Anche quando
gli sottolineano l'erroraccio commesso in amichevole con l'Ucraina pochi giorni fa: «Ho letto male la traiettoria della palla. E' un errore tecnico ma ho un mio modo di pensare al calcio, mi dice giocarla sempre, recuperare palla e impostare bene l'azione dalle retrovie».
C'è una piccola bugia nel suo discorso. E riguarda proprio Napoli: «Ho giocato poco anche perchè avevo qualche problema muscolare». In realtà Chiriches ha goduto di ottima salute durante quasi tutta la stagione, e se è stato molto tempo in panchina è per una scelta tecnica. Comunque il passato è passato, e ora c'è solo la Nazionale, che per Chiriches è un appuntamento chiave:«Non ho scelto di fare vacanza a fine campionato, ho preferito subito venire qui in nazionale ad allenarmi. Nel periodo che sono stato in Italia prima del ritiro con la Romania ho continuato a prepararmi soprattutto per non perdere il ritmo».