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NAPOLI colabrodo, salutiamo anche la Coppa Italia (3-1 dall'Atalanta)

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Il Napoli detentore in carica saluta la Coppa Italia. E la cosa deprimente è che per un tempo l'Atalanta non ha manco dovuto sgasare tanto, anzi è stato tutto semplice come giocare un'amichevole estiva.
Chi conosce come gioca l'Atalanta, sa che quando aggredisce per davvero, è un'altra cosa. Col Napoli visto nel primo tempo non ce n'è stato bisogno.

Una squadra ferma, con signorinelle che si lamentano se prendono la spinta anziché darla pure loro.

S'è visto uno spirito diverso soltanto dopo il lampo di Lozano, che ci ha regalato venti minuti di illusione. Ma a dire il vero, subito dopo ci hanno martellato con tiri su tiri. Eppure se Gollini non avesse compiuto la paratona, potevamo portarci (immeritatamente) sul 2-2 con Osimhen.

Il destino di questa sfida era comunque segnato sin dalle dichiarazioni di Gattuso, che esplicitamente ha detto di sbattersene della Coppa.
Potremmo anche essere d'accordo, ma a questo punto ci aspettiamo una squadra di vichinghi assetati di sangue contro la Juve. Se no...
Per l'Atalanta invece contava tanto, perché vuole vincere un titolo per coronare anni di grande goduria (ed è pure giusto).

FORMAZIONI UFFICIALI
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djmsiti; Gosens, De Roon, Freuler, Sutalo; Pessina; Muriel, Zapata.
A disp. Sportiello, Rossi, Caldara, Ghislandi, Ruggeri, Malinovskyi, Kovalenko, Miranchuk, Pasalic, Lammers, Ilicic. All. Gasperini.
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Hysaj; Elmas, Bakayoko, Zielinski; Lozano, Osimhen, Insigne.
A disp. Meret, Contini, Zedadka, Demme, Mario Rui, Fabian Ruiz, Politano, Petagna, Costanzo, Cioffi, Lobotka. All. Gattuso.

Sia Gasperini che Gattuso avevano i loro bei problemi di formazione per questa semifinale. A dire il vero però, sono più gravi quelli del tecnico azzurro che è costretto a schierare l'inedita coppia Rrahmani e Maksimovic in difesa. Per scelta invece rinuncia a Demme (attualmente stanco) e ripropone Bakayoko (stanco a prescindere).

Rispetto all'andata, è un Napoli in teoria diverso, che dovrebbe essere più intraprendente perché non c'è più la priorità di non subire, bensì di segnare.
Inoltre c'è Osimhen in campo, dopo che nell'ultima settimana ha avuto modo di mettere un po' di carburante in più nelle gambe.
La presenza del nigeriano induce l'Atalanta a pressarci in modo cauto, tanto che di fatto i difensori azzurri possono palleggiare in uscita con relativa tranquillità.

Il problema è che il Napoli è monotematico, e rifà esattamente quello che aveva fatto 7 giorni fa. Si lancia lungo verso Lozano, e stavolta anche verso Osimhen. Stop.

Proprio da due lanci addomesticati da Lozano e trasformati in palloni gicoabili, nascono un paio di tiri di Insigne, che la porta ormai non la centra più.

Il peggio però comincia a meterializzarsi dal 10 minuto in poi. Perché l'Atalanta ci prende a schiaffi senza manco strafare chissà quanto.
Al 10' Zapata riceve sui 25 metri, Hysaj anziché aggredirlo si stacca, Bakayoko e Zielinski passeggiano nei paraggi, Duvan carica la botta e segna, 1-0.
Passano 5 minuti e l'Atalanta raddoppia, entrando in una difesa di burro: Gossens per Zapata in area (con Maksimovic che si stacca anziché andarci addosso), sponda di piatto in mezzo per Pessina che si infila dietro Rrahamni e insacca, 2-0.

Tutto terribilmente facile facile. Troppo per non essere mortificante.
E meno male che l'Atalanta soltanto di tanto in tanto cerca di punzecchiarci (ma ogni volta entra in area senza problemi).
La nostra reazione è invece un tiro di Insigne al 24', ovviamente fuori.

Nella ripresa Gattuso cambia. Dentro Politano, fuori Elmas.
Passiamo al 4-2-3-1 con Lozano dirottato a sinistra e Insigne trequartista.
Quel che più conta è che si vede un Napoli diverso nell'atteggiamento, perché adesso non facciamo le verginelle ma siammo sfacciati anche noi e usiamo i gomiti. E dopo 7 minuti accorciamo. Bravissimo stavolta Bakayoko a inserirsi in area, il tiro non è granché ma Gollini non trattiene e Lozano prova a ribattere la prima volta ma non ce la fa, ma la seconda da un metro insacca, 2-1.

L'Atalanta, che si era assuefatta a un match tutto in discesa, sembra parecchio disorientata.
E' una gara aperta adesso, con noi che siamo sbilanciati e ci prendiamo molti rischi. Ma necessari.
Al 61' Gossens gira a rete di testa, para Ospina. Pochi secondi dopo Rramahani ci mette un piede salvando su Zapata.

Gattuso cambia ancora. Fuori Bakayoko e Zielinski, dentro Lobotka e Demme.
Ma rischiamo ancora.
Demme al 65' è provvidenziale a sfiorare un pallone diretto a Ilicic che così lo colpisce male dal dischetto.
Ilicic al al 67' manda Maksimovic al bar e spara da fuori, Ospina alza in angolo.
Sull'angolo seguente Zapata da due metri manda alto.
Al 69' Ospina devia in angolo in tiro dal limite di Pessina.

In mezzo a tante occasioni per loro, ne creiamo una colossale anche noi.
Al 74' miracolo di Gollini: Demme si inserisce a sinistra, crossa basso e Osimhen ci mette la punta del piede, ma il portiere respinge.
Tre minuti dopo però, si chiude ogni discorso. Pessina si inserisce, Zapata gli fa da sponda e lui si bene Rrhamani e Demme e poi supera Ospina, 3-1.
Finisce qui anche la Coppa.


RISULTATI
12.12
Lecce
Pisa
1 - 0
13.12
Torino
Cremonese
1 - 0
13.12
Parma
Lazio
0 - 1
13.12
Atalanta
Cagliari
2 - 1
14.12
Milan
Sassuolo
2 - 2
14.12
Udinese
NAPOLI
1 - 0
14.12
Fiorentina
Verona
1 - 2
14.12
Genoa
Inter
1 - 2
14.12
Bologna
Juventus
0 - 1
15.12
Roma
Como
1 - 0
CLASSIFICA
1
Inter
33
2
Milan
32
3
NAPOLI
31
4
Roma
30
5
Juventus
26
6
Bologna
25
7
Como
24
8
Lazio
22
9
Sassuolo
21
10
Udinese
21
11
Cremonese
20
12
Atalanta
19
13
Torino
17
14
Lecce
16
15
Cagliari
14
16
Genoa
14
17
Parma
14
18
Verona
12
19
Pisa
10
20
Fiorentina
6
PROSSIMO TURNO
14.01
Inter
Lecce
14.01
NAPOLI
Parma
15.01
Verona
Bologna
15.01
Como
Milan
20.12
Juventus
Roma
20.12
Lazio
Cremonese
21.12
Cagliari
Pisa
21.12
Fiorentina
Udinese
21.12
Genoa
Atalanta
21.12
Sassuolo
Torino