«Abbiamo inaugurato un'era diversa. Dal 2004 mai neppure sfiorato un fallimento o altro. Io sono tifoso e presidente e bisogna sapere sempre scindere le due anime. Quando perdi devi sbollentare la rabbia e ti devi ricordare quello che sei. Perché non è che si può ogni volta ricominciare dalla serie C. Così quest'anno possiamo celebrare il 13esimo anno in Europa ed è un record».
Superlega e Uefa. «Ad Agnelli ho detto subito che non mi piaceva. Non esiste un calcio di privilegiati, va sempre premiato il merito conquistato sul campo. Ma anche la Uefa non sta andando nella direzione giusta anche perché i tornei nazionali non devono essere sviliti, perché qui ci sono le nostre origini, le nostre passioni. Sono un torneo europeo con due gironi da 30 squadre».