"Nei miei primi anni a Napoli non avevo continuità . Fare una bella stagione è stata una conseguenza naturale del fatto che sono diventato titolare. In me non è scattato niente di particolare, ho sempre lavorato allo stesso modo, con impegno e professionalità , anche quando giocavo di meno. Alcune circostanze mi hanno permesso di diventare titolare, di trovare la serenità che serve per affrontare bene le partite".
Le qualità . "Mi sento bravo nel piazzamento, nella tecnica di base, nei riflessi in porta"; poi però aggiunge che "il calcio è cambiato, oggi il portiere viene coinvolto molto di più nella fase di impostazione, gli viene chiesto spesso di giocare il pallone con i piedi. E io devo migliorare ancora in queste situazioni, voglio diventare più sicuro e più preciso nella costruzione dal basso, anche se ritengo di aver lavorato tanto e di essere cresciuto anche in questo fondamentale".