Il caos che si è creato attorno all'epurazione di Zielinski fa molto rumore. Ci sono stati errori da una parte e dall'altra, ma francamente il più grande di tutti a nostro parere è stato proporgli un rinnovo che, assieme ai bonus, sarebbe potuto arrivare a 5 milioni. Una cosa folle, visto il rendimento del polacco.
Non parliamo solo di quest'anno, ma pure di quelli passati. Ma davvero il rendimento di Zielinski è stato tale da giustificare una proposta del genere?
Ma non scherziamo.
Il punto è che Zielinski da anni viene apprezzato per quello che potrebbe dare, ma non per quello che dà effettivamente. Piotr è stato un'eterna attesa di qualcosa che non è mai arrivato. Tecnicamente è un fenomeno, ma all'atto pratico quasi sempre si trasforma in un giocatore normale. Forte, ma normale.
Sia chiaro, gli saremo sempre grati perché è stato uno dei protagonisti del ritorno allo Scudetto. Ma ogni cosa finisce.
Ben venga questa separazione, visto che il giocatore ha fatto capire chiaramente che il suo futuro sarà altrove. Del resto ha abbracciato l'Inter che gli offre meno di quello che avrebbe preso rinnovando a Napoli.
Capiamo anche la ripicca di De Laurentiis. In estate Zielinski era praticamente stato venduto in Arabia per 30 milioni, e al suo posto il Napoli aveva preso Gabri Veiga. Dalla sera alla mattina, Zielinski ha cambiato idea (è legittimo, per carità ) facendo perdere al Napoli "Filippo e o'panaro". A quel punto il Napoli ha provato a proporgli un rinnovo, che però non è mai arrivato. E quando l'Inter ha praticamente chiuso l'intesa col giocatore, De Laurentiis s'è sentito preso in giro per aver perso denaro (30 milioni), giocatori (Gabri Veiga) e tempo (5 mesi) appresso al polacco.
L'unica cosa sensata a chiusura di questa vicenda sarebbe dirottare quell'ingaggio su chi se lo merita, per rendimento passato e prospettive future: Kvara.
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