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Champions, OSIMHEN tiene vivo il NAPOLI: 1-1 col Barcellona nell'andata degli ottavi

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L'andata di Champions finisce 1-1 come quattro anni fa, anche se sia il Napoli che il Barcellona sono lontane anni luce da quelle due squadre (il che lascia qualche speranza per il ritorno).
Un risultato benedetto vista la prima mezz'ora (ci hanno dominati), ma che lascia il rimpianto per un finale in cui il Napoli sembrava averne molto di più. Se fossimo stati un po' più precisi e meno precipitosi, chissà.

Va detto che se guardiamo alle occasioni non c'è stata storia. Gol a parte, loro ne hanno avute almeno altre 4 belle grosse, mentre noi Ter Stegen non l'abbiamo manco spaventato mai. Se c'è qualcuno a cui deve stare stretto il pari, sono loro.

Calzona può essere contento della risposta, in termini di sacrificio, ricevuta da molti giocatori. E può essere contento della voglia dimostrata da Traoré, Lindstrom, Simeone e Raspadori. Soprattutto i primi due hanno cambiato il volto al Napoli.
Altro non è che si poteva pretendere da un tecnico che non era tale fino a 48 ore fa.

FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Traoré, Simeone, Lindstrom, Mazzocchi, Ostigard, Raspadori.
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Inigo Martinez, Joao Cancelo; Gundogan, Christensen, De Jong; Pedri, Lewandowski, Lamine Yamal.
A disposizione: Raphinha, Inaki Pena, Joao Felix, Romeu, Vitor Roque, Sergi Roberto, Astralaga, Casadò, Fermin Lopez, Cubarsì, Marc Guiu, Fort.

Per il suo debutto sulla panchina azzurra, Calzona sceglie Jesus al centro della difesa, Olivera come terzino (Mario Rui ha un problema alla pianta del peide e va in panchina) e Cajuste nel ruolo di mezzala. Non c'è Ngonge per un problema fisico, ma torna a giocare in azzurro Osimhen dopo due mesi di assenza.

Se il Napoli attraversa un periodo pessimo, il Barcellona non è che se la passi proprio bene. Lo spogliatoio è una polveriera, la squadra è squilibrata perché per segnare tanto finisce per subire tanto. In più hanno qualche assenza.

Comunque all'inizio la partita la fa il Barcellona, e non è esagerato parlare di dominio assoluto del gioco. Portano un pressing altissimo e forsennato che ci manda in crisi, tanto che il Napoli avrà il primo possesso palla nella metà campo bralugrana solo al minuto 8!

Durante questo lasso di tempo, rischiamo per ben due volte.
La prima al 3' quando la difesa azzurra è messa talmente male che Gungogan (che in mezzo alle linee di fa ammattire) riceve palla da solo in mezzo ai due centrali e offrire un cioccolatino a Yamal che però sbaglia il primo controllo e quando tira manda alto.
Poco dopo altra occasione, stavolta con Pedri che costringe Meret alla prima parata difficile in tuffo.
Al 21' Meret deve nuovamente intervenire, respingendo di piede la conclusione ravvicinata di Lewandoski.
Un minuto dopo, il portiere azzurro vola all'incrocio a respingere la botta da fuori di Gundogan.
 
Il Napoli, fin lì in balia dell'avversario, per la prima volta si affaccia nell'area avversaria al 26', con un cross per Osimhen in fuorigioco.
E' un episodio che vale zero, ma conta perché inizia a dare un po' di fiducia agli azzurri, anche perché si capisce che il Barcellona è ultraoffensivo e quando deve difendersi sbarella pericolosamente.
Così il Napoli piazza la tende nella metà campo blaugrana dal 30' al 40'. Niente produciamo, ma comunque è un segnale che dà coraggio a squadra e tifosi.

In avvio di ripresa il Napoli riparte con coraggio, alzando il baricentro.
Il rovescio delle medaglia è che il Barcellona spesso ha spazio per il contropiede. La prima volta viene orchestrato da Yamal e concluso da Gundogan (para facile Meret). La seconda (al 50') viene concluso sempre con Gundogan, ma altissimo.
Al 60' però il Barca la sblocca: azione prolungata al limite, filtrante per Lewandowski che si gira in un fazzoletto e calcia rasoterra nell'angolino, 0-1.

Il Napoli è sulle gambe, e per poco Pedri non sorprende Meret con un tiro da fuori, che viene deviato alla meglio dal portiere e finisce in angolo.

Al 67' doppio cambio di Calzona. Dentro Lindstrom e Traoré, fuori Kvara e Cajuste.
Un po' di vivacità la portano, tant'è che al 75' arriva il lampo azzurro: Lindstrom tocca per Anguissa, che fa la cosa migliore della sua partita imbucando per Osimhen, il nigeriano vince il contrasto con Martinez e poi fulmina Ter Stegen, 1-1.

Entrano Simeone e Raspadori, fuori Politano e Osimhen.
Sulle ali dell'entusiasmo, il Napoli ci crede mentre il Barcellona sbanda.
All'85' Anguissa di testa anticipa tutti ma manda di poco fuori.
All'80' Simeone con la punta cerca di sorprendere il portiere, ma manda alto.

L'ultimo brivido però ci fa vedere le streghe, quando il solito Gundogan dal limite manda a fil di palo.

Tutto rinviato al match di ritorno.


RISULTATI
03.05
Torino
Bologna
0 - 0
04.05
Monza
Lazio
2 - 2
04.05
Sassuolo
Inter
1 - 0
05.05
Cagliari
Lecce
1 - 1
05.05
Verona
Fiorentina
2 - 1
05.05
Empoli
Frosinone
0 - 0
05.05
Milan
Genoa
3 - 3
05.05
Roma
Juventus
1 - 1
06.05
Salernitana
Atalanta
1 - 2
06.05
Udinese
NAPOLI
1 - 1
CLASSIFICA
1
Inter
89
2
Milan
71
3
Juventus
66
4
Bologna
64
5
Atalanta
60
6
Roma
60
7
Lazio
56
8
NAPOLI
51
9
Fiorentina
50
10
Torino
47
11
Monza
45
12
Genoa
43
13
Lecce
37
14
Verona
34
15
Cagliari
33
16
Frosinone
32
17
Empoli
32
18
Udinese
30
19
Sassuolo
29
20
Salernitana
15
PROSSIMO TURNO
12.05
Genoa
Sassuolo
12.05
Verona
Torino
12.05
Fiorentina
Monza
12.05
Juventus
Salernitana
12.05
Frosinone
Inter
12.05
Milan
Cagliari
12.05
Atalanta
Roma
12.05
NAPOLI
Bologna
12.05
Lecce
Udinese
12.05
Lazio
Empoli