Il Napoli aggiunge un pezzettino di Scudetto in una serata per cuori non forti, ma di marmo. Dovevamo fare solo una cosa: vincere, e non ci riusciamo. Per nostra fortuna se Chivu è cuore "nerazzurro", Baroni è l'uomo che firmò il secondo Scudetto del Napoli e potrebbe aver firmato anche il quarto perché per 2 volte aggancia l'Inter e la ferma.
Attenti per, perché per un Napoli così nervoso e confuso, anche la sfida col Cagliari diventa un ostacolo che non va dato per scontato. Diciamocelo: non battere ne' Genoa ne' Parma significa che lo Scudetto non lo meriti. Ma per fortuna c'è chi lo merita anche meno di te... Problema loro, noi adesso dobbiamo andarcelo a prendere.
FORMAZIONI UFFICIALI
PARMA (3-5-2): Suzuki; Balogh, Leoni, Circati; Delprato, Sohm, Keita, Hernani, Valeri; Bonny, Pellegrino.
A disp.: Marcone, Corvi, Benedyczak, Estevez, Bernebè, Almqvist, Ondreijka, Lovik, Vogliacco, Camara, Djuric, Haj, Plicco. All.: Chivu
NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Raspadori, Lukaku.
A disp.: Contini, Scuffet, Neres, Billing, Rafa Marin, Simeone, Ngonge, Hasa, Mazzocchi. All.: Conte
Nessuna sorpresa nella formazione di Conte, che non recupera neppure per la panchina ne' Lobotka, ne' Jesus, ne' Buongiorno. Gilmour quindi titolare, l'unico centrocampista di riserva è Billing. C'è invece regolarmente McTominey, che in settimana ha accusato un lieve affaticamento. Lo stesso problema spedisce invece Okafor in tribuna.
Il Parma, che finora sotto la gestione Chivu aveva sempre giocato basso, cambia totalmente atteggiamento e porta un pressing alto e feroce. In sostanza imita il Genoa, con gli stessi esiti positivi.
Infatti nei primi minuti i ducali si rendono insidiosi due volte con Bonny, che al 3' va al tiro impreciso, e al 6' mette un cross basso un filo lungo per Keita..
Questo atteggiamento lascia però ampi spazi agli azzurri, che quando saltano il primo pressing si rendono pericolosi.
Al 10' grande sventagliata di Raspadori per Politano, che controlla e si accentra ma il tiro è comodo per Suzuki. Pochi minuti dopo, ancora Politano viene liberato in area, ma anziché tirare sceglie il cross che centra il braccio di Balogh, ma Doveri dice che è tutto ok.
Al 30' occasione Parma: contropiede su palla persa da Politano, Sohm al tiro Meret alza oltre la traversa
Al 33' Napoli a un passo dal gol: Anguissa riceve al limite, con un sombrero salta Leoni e al volo calcia, centrando in pieno il PALO.
Da lì a fine tempo non accade nulla al Tardini, mentre accade tanto a San Siro: prima Sommer salva su Isaksen lanciato da solo in contropiede, e poi allo scadere Bissek fa 1-0. Dal possibile allungo, sull'intervallo il Napoli si ritrova secondo in classifica.
Per il Parma invece giungono solo buone notizie, perché Venezia e Empoli e perdono e quindi sarebbe aritmeticamente salvo.
Nessun cambio al ritorno in campo. E chi si aspettava un Napoli arrembante viene deluso, perché è Meret che deve togliere la palla dall'angolo, su gran tiro di Sohm da fuori. Addirittura il Napoli in 5 minuti non supera la metà campo.
Al 56' lampo improvviso Napoli: Lukaku difende palla e serve Raspadori che si destreggia in area, poi crossa basso ma Suzuki respinge in una zona dove non ci sono maglie azzurre. L'episodio accende il Napoli, con Politano che scappa via a Valeri e mette in mezzo, la palla colpisce la TRAVERSA.
Per qualche minuto alziamo il ritmo, ma senza creare pericoli veri.
Al 63' esce per infortunio Leoni, che fin lì era stato perfetto su Lukaku.
Al 68' primo cambio. Dentro Neres per Gilmour e Billing per Raspadori.
Passiamo al 4-3-3.
Al 71' Napoli vicino al gol: Mc Tominey batte una punizione dal limite, Suzuki tocca appena e la palla colpisce la TRAVERSA.
Pochi secondi dopo si scatena l'esultanza per il pareggio della Lazio a San Siro.
Per alcuni minuti c'è euforia, ma al 79' nuova doccia gelata: Dumfries fa 2-1 per l'Inter.
All'80' vanno dentro Simeone per Lukaku e Ngonge per Politano.
All'86' entra anche Mazzocchi per Spinazzola.
Al'89' arriva la notizia che alla Lazio è stato concesso un calcio di rigore. Segna Pedro, esplode di nuovo il Tardini.
Vengono segnalati 7 minuti di recupero, mentre la tensione è altissima. Conte e Chivu vengono espulsi che vengono quasi alle mani per via delle continue perdite di tempo dei ducali. Sono 7 di recupero anche a Milano.
Al 96' al Tardini si sogna: Billing conduce un contropiede, Ngonge serve Neres che salta Lovik che apre la gamba e lo stende. E' rigore!
Mentre il VAR richiama Doveri, a San Siro viene annullato il 3-2 di Arnautovic.
Doveri annulla il rigore, per un fallo di Simeone, mentre l'Inter sfiora ancora il 3-2.
A Parma la partita si allunga fino al minuto 103, ma intanto finisce a San Siro, 2-2 però inizialmente nessuno avverte gli azzurri che continuano a buttarsi avanti. Ci riescono quando mancano solo 60 secondi alla fine del recupero, e da lì in poi si aspetta la fine. Che arriva, quasi alle 23...
E adesso manca solo un passo al sogno.