E' stata durissima, ma alla fine il Napoli festeggia il ritorno della Champions a Fuorigrotta con una vittoria sullo Sporting per 2-1.
Tra Manchester e oggi, fanno 3 punti che ci fanno capire l'importanza dei centimetri in Champions. A Manchester li calcolò male Di Lorenzo e ci fece rimanere in 10 per 80 minuti. Stasera li calcola male Politano, che tocca appena Araujo ma provoca il rigore che sciupa una partita fin lì giocata benissimo dagli azzurri.
Ma i centimetri li sfruttano anche Holjund, che anticipa il portiere in uscita e fa 2-1, e infine Milinkovic-Savic che salva la vittoria al 94' con una paratona assurda con la manona aperta.
E' la Champions, i centimetri fanno la differenza.
FORMAZIONI UFFICIALI
Napoli (4-1-4-1): Milinkovic-Savic; Spinazzola, Beukema, Juan Jesus, Gutierrez; Lobotka; Politano, Anguissa, De Bruyne, McTominay; Hojlund. Allenatore: Conte.
A disposizione: Meret, Ferrante, Gilmour, Neres, Olivera, Elmas, Vergara, Lucca, Ambrosino, Lang.
Sporting (4-2-3-1): Rui Silva; Fresneda, Eduardo Quaresma, Inacio, Maxi Araujo; Hjulmand, Joao Simoes; Quenda, Trincao, Geny Catamo; Ioannidis. Allenatore: Rui Borges.
A disposizione. Joao Virgínia, Diogo Pinto, Matheus Reis, Mangas, Debast, Diomande, Vagiannidis, Morita, Kochorashvili, Pedro Goncalves, Alisson, Suarez.
L'emergenza difesa vista a Milano resta uguale, ma cambia forma contro lo Sporting: infatti rientano Spinazzola e Beukema, ma va fuori per squalifica Di Lorenzo e Marianucci è fuori dalla lista. Per scelta tecnica non c'è Meret, tra i pali ci va Milinvkoic-Savic.
Invece dalla cintola in su, in casa Napoli è tutto confermato.
E' una partita che si conferma fastidiosa, come tutte quelle di Champions. Lo Sporting è squadra tecnica, veloce e anche aggressiva e serve subito una partita intensa da parte degli azzurri.
Riusciamo a tenere il pallino del gioco, anche se è difficile trovare varchi perché i portoghesi si difendono con una linea a 5 e sono molto organizzati. Quando attaccano invece muovono tantissimo la palla ed è difficile portargliela via.
Di fatto è una partita bloccata, col primo tiro che arriva solo al 21', lo scocca Anguissa da fuori area ma è una sassata sballata.
Poi facciamo tanto possesso e basta.
In questi casi serve la "giocata", e non può che arrivare da lui: al 33' De Bruyne esce dalla pressione sulla nostra tre quarti campo, accelera e ne salta due, una volta superata la metà campo imbuca una palla profonda perfetta per Hojlund, che arriva davanti al portiere e lo trafigge, 1-0.
Il gol sembra sbloccare anche mentalmente gli azzurri, che al 40' vano vicini al bis con un altro contropiede: Politano corre, si accentra e tira, Rui Silva salva nell'angolino.
Anche in avvio di ripresa facciamo meglio noi. Restiamo alti, facciamo possesso e rischiamo zero.
Ma questa è la Champions, e basta un errore e lo paghi.
Lo commette al 61' Politano, che allunga troppo il piede in area e tocca Araujo. Calcio di rigore. Suarez spiazza Milinkovic-Savic e fa 1-1.
La botta è forte, soprattutto a livello mentale, tanto che per 10 minuti il pallino passa a loro e noi corriamo a vuoto.
Conte cambia: McTominey e Politano fuori, Lang e Neres in campo.
Passiamo al 4-3-3, ma siamo molto spaccati e infatti il rischio enorme lo prendiamo noi: contropiede Sporting, Pedro Goncalves viene liberato al tiro da dentro l'area, solo, ma spara alto.
Sembra dura, ma la premiata ditta De Bruyne-Hojlund ne combina un'altra: angolo battuto in fretta, il belga crossa dritto verso il portiere e il danese di testa lo anticipa e insacca, 2-1.
Conte cambia: Olivera e Gilmour per Gutierrez e De Bruyne.
Ci schiacciamo dietro, ma questa è la Champions.
All'89 esce Hojlund, dentro Lucca.
Al minuto 94' l'unico rischio, ma colossale: Hjulmand salta tra Jesus e Beukema e devia di testa da 4 metri, Milinkovic-Savic si tuffa e con la manona la toglie dalla porta.