Se vi chiedessimo di leggere questa frase: "con Conte si lavora duro, certi giorni arrivi alla sera che vuoi solo andare a dormire" e vi chiedessimo di indovinare quando è stata pronunciata, cosa rispondereste?
Se avete detto 1 anno fa avete ragione.
Se avete detto 6 mesi fa avete ragione.
Se avete detto 3 mesi fa avete ragione.
Se avete detto ieri fa avete ragione.
Gli allenamenti durissimi di Conte sono una "leggenda" che si tramanda da anni, e ci sono giocatori che raccontano aneddoti che fanno sorridere e un po' ci rendevano anche orgogliosi di avere a capo della squadra uno che ti fa un culo così.
E allora perché dalla sconfitta col Bologna in poi sembra che gli allenamenti di Conte siano diventati così duri che nessuno poteva immaginare. Perché improvvisamente dei calciatori che fino a poche settimane fa parlavano di lavoro faticoso ma utile (del resto così hanno vinto uno Scudetto) mentre adesso sembra che sia quello il loro problema?
Semplice, perché fa comodo raccontarla così oggi. Con il calcio che si ferma per la sosta delle Nazionali, bisogna pure riempire di qualcosa giornali, siti web e trasmissioni radio/tv. E allora la battuta di un calciatore viene estrapolata dal contesto e viene trasformata in una dichiarazione seria, rovesciandone completamente il contenuto. E fioccano le fantastiche "voci di spogliatoio mi dicono che...", che sono un modo di raccontare cazzate scaricando la paternità su un soggetto indefinito. Oggi ad esempio si parla di liti nello spogliatoio tra Conte e i giocatori.
Per non parlare del mercato. C'è chi ipotizza che a gennaio andranno via 4 o 5 giocatori. Facendo due conti e sommando anche Anguissa e De Bruyne che devono essere sostituiti, significa che ne dovrebbero arrivare 7. Povero Manna. Ma ci rendiamo conto quante ne spara cazzatopoli?
Come diciamo sempre: quando c'è la sosta delle nazionali spegnete radio, tv e non andate sui siti di "pallone". Approfittate per disintossicarvi. Vi risparmierete un sacco di bojate.

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