«Stupito di Ancelotti al Napoli? Non sono stupito, nè di questo nè di Ronaldo alla Juve. CR7 ha elevato l'attenzione. Il campionato italiano si sta rialzando, è il più difficile da giocare. C'è molta strategia, è difficile fare gol. Vincere le partite bisogna fare fatica».
Sul paragone con Ancelotti. «Siamo simili nel modo di affrontare le cose. Lo conosco, veniamo dalla stessa scuola che pensa che il gioco sia opinabile... Alla fine conta chi vince. Lui ha vinto molto, anzi tutto mentre io molto meno. Stamattina guardavo il suo palmares ma dopo un po' ho smesso perchè era troppo lungo.... eh, si fermasse anche un attimo (ride ndr)».
Sulla formazione. «Giocano sicuro Bonucci, Chiellini, Sandro, Pjanic, Matuidi e Ronaldo. Gli altri? Arrangiatevi».
«Domani per noi conta la partita, per loro conta più la classifica. Bisogna fare una partita fisica ed essere sereni. Dobbiamo fare una partita tosta, da Juventus».
Sul monte ingaggi. «Il nostro è più del doppio del Napoli? In campo non ci sono squilibri, le partite vanno giocate e vinte. Il Napoli è una realtà del calcio italiano, c'è da fare i complimenti a chi l'ha ricostruita dalla C. Però la Juve ha vinto sette scudetti e vincere non è la normalità , ma una cosa straordinaria».
«Dybala? Devo fare delle scelte sempre dolorose. Oggi vedrò l'allenamento e deciderò, abbiamo anche Douglas Costa e De Sciglio fuori con Khedira. Non dobbiamo dimenticare che a breve abbiamo una sfida di Champions».