Raffaele Gragnaniello, ex portiere del Napoli, ha lavorato con Sarri in irpinia nel 2007. Così racconta Sarri al Corriere dello Sport: «Ha un'idea di calcio che prevede la partecipazione di tutti alla manovra di gioco. Sarri è molto bravo a preparare gli schemi sulle palle inattive. In allenamento battezzava ogni schema con il nome di un calciatore in modo da ricordare a tutti che, nel momento in cui veniva nominato, il gioco si doveva sviluppare su quel determinato calciatore. Rimasi molto colpito da quel tipo di allenamento. I calci piazzati sono importantissimi. Perché si dimise? Perché la società aveva venduto tutti i calciatori più importanti. Quell'anno l'Avellino retrocedette».

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