Se la crede, eccome. Si pavoneggia, Emery. «Il Napoli aveva perso ed il presidente voleva fare un colpo ad effetto prendendo me», dice a Marca il tecnico del Siviglia, che torna sulla vicenda che lo ha visto vicino al Napoli. «Tra il livello economico e quello sportivo la mia priorità era il lato sportivo. A Siviglia giocheremo la Champions e abbiamo una supercoppa europea. Conobbi l'interesse del Napoli, che quella stessa notte però ha perso la Champions League. Mi è stato comunicato che volevano incontrarmi subito e rapidamente. Volevo ascoltarli. Il Napoli aveva perso ed il presidente voleva fare un colpo ad effetto prendendo me. Dissi a Monchi che volevo ascoltarli ma sapeva quello che pensavo e stette tranquillo. È vero che il presidente è stato sconvolto a Siviglia. Gli ho detto che avevo bisogno di cinque giorni per valutare ed ascoltare le altre squadre. Ho parlato con lui e gli ho detto che non c'era nessun motivo al mondo per andar via. Una volta che avevamo parlato era tutto risolto».

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