L'attaccante del Napoli Lorenzo Insigne è intervenuto ai microfoni di Radio KissKiss.
«Contro la Samp è stata una buona partita, però purtroppo il risultato non è stato positivo, ma noi dobbiamo continuare a lavorare perché i risultati arriveranno. La Nazionale? Anche se non ho giocato per me è importante essere parte del gruppo, poi proverò a guadagnarmi anche il posto per l'Europeo».
«Il ruolo? mi trovo bene ma è normale che devo ancora lavorare, il mister mi sta insegnando i movimenti che servono e io sto cercando di imparare il più in fretta possibile. I gol? Non dico cifre per scaramanzia, ma spero di farne il più possibile in modo da portare il Napoli a quante più vittorie possibile perché quando esco dal campo senza aver vinto non sono contento».
«Ogni tecnico ha i suoi metodi. Con Benitez ce n'erano alcuni, con Sarri ce ne sono altri. L'importante è che noi seguiamo sempre il mister e cerchiamo di fare quello che ci chiede. La cosa importante adesso è mettere benzina nelle gambe per durare non più 55 minuti ma oltre».
«Con l'Empoli vogliamo riscattare la brutta sconfitta dello scorso anno. Per noi la partita più importante è proprio quella di domenica visto che dobbiamo fare punti. Poi penseremo al Bruges».
«Champions? Noi proveremo a dare il massimo per arrivare più in alto che possiamo. La nostra fortuna è che siamo in buona parte lo stesso gruppo dello scorso anno quindi ci conosciamo bene».
«Scudetto? Se Hamsik si taglia la cresta... io mi taglio la barba. Scherzi a parte non so cosa farei, non immagino l'emozione che si possa provare».
«Io il Totti del Napoli? Io ho sempre detto che io sono orgoglioso di vestire la maglia del Napoli. Ho un contratto che mi lega al club e qui voglio rimanere, poi se sarà o meno un contratto a vita dipende anche dalla società, ma c'è tempo».
«Juve a zero punti? Non mi stupisco perché siamo solo all'inizio e possono capitare passi falsi. Certo, da napoletano mi auguro che resti sempre così... (ride, ndr). Griglia scudetto? E' presto ancora per farla, sono state giocate solo due partite».
«Il San Paolo nuovo sarebbe qualcosa di spettacolare. I tifosi sono lontani dal campo e noi già li sentiamo, figuriamoci averli vicini... Sarebbero davvero l'uomo in più per tante partite».

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