Di tutto se ne sentiva il bisogno, fuorché che Maradona sparasse a zero su Sarri e De Laurentiis. Durante "In Casa Napoli" su +Pienne dice: «Sono a Dubai ma vorrei tornare ad allenare. Ma non potrei farlo a Napoli perché non riuscirei ad andare d'accordo con De Laurentiis. Sarri? Ha ricevuto un grandissimo regalo. Sarà un anche un grande uomo ma, non fa per il Napoli, De Laurentiis non può metter mio zio sulla panchina del Napoli, deve metter un allenatore con esperienza. Non so cosa sia successo in estate, ma Benitez costituiva una garanzia per la squadra. Io avrei tenuto lui. De Laurentiis ha sbagliato con i tifosi perché non ha dato loro la garanzia di vincere qualcosa. Sono arrabbiato perché il Napoli non merita questa classifica, ma di tornare tra le grandi, bisogna avere rispetto ma, sembra che De Laurentiis non l'ha capito. Spero che dopo questa trasmissione capisca che il Napoli è una grande squadra e merita un grande tecnico».
«I giocatori con la maglia del Napoli devono difendere questa squadra. Lorenzo Insigne è un grandissimo giocatore, serve per costruire un grande Napoli. Mi manca moltissimo Napoli, l'affetto della gente perché lì è tutto particolare, è una città bellissima, ha un ambiente che ama il calcio come piace a me. De Laurentiis non l'ho sentito, non mi ha chiamato neanche per parlare un po' ma, sicuramente ora che tornerò in Italia parlerò con lui perchè non si può buttare tanti sacrifici».
«Io rispetto molto Sarri perché attenzione non è lui ad avere la colpa, io non lo conosco, non ho nulla contro di lui ma, la panchina del Napoli è un'altra cosa ed il colpevole è chi l'ha messo lì. Penso che quest'anno la Roma sia più vicina allo scudetto anche se l'Inter non molla. Sarri e Sacchi sono due allenatori diversissimi e questo parallelo non può esser fatto, Sacchi ha fatto una rivoluzione, ha imposto un gioco, un'idea con Sarri invece, questo Napoli non ha niente che sembri una rivoluzione».
«San Paolo da 41000 posti? Perchè? Che male hanno fatto i napoletani perchè si prenda una decisione simile? Veramente non capisco»
«Ho giocato con molti bravi calciatori, ma Careca è stato in assoluto il più grande di tutti. Tra gli italiani dico che Bruno Giordano era eccezionale, il più sudamericano degli europei. Allenatori? Senza dubbio ho apprezzato molto Sacchi, e invece attualmente dico Mourinho e Guardiola».
«Voglio saluto il Pipita, io sono molto amico di suo padre. Gli suggerisco però di fae qualche scatto in più, in modo da potersi avvicinare maggiormente alla porta. Poi per il resto è perfetto».

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