HYSAJ 7: Che duello con Alonso! Su e giù come un matto, senza un attimo di sosta.
ALBIOL 6.5: Ruvido quanto occorre con Kalinic. Sfiora pure il gol.
KOULIBALY 7: Tempestivo come sempre, con la Fiorentina che nel primo tempo pressa alto gli tocca pure impostare ogni tanto. Una conferma.
GHOULAM 6.5: Sempre a sostegno della manovra, anche se l'asse con Insigne funziona poco nel primo tempo. Nella ripresa cresce tantissimo.
ALLAN 7: E' ufficiale: ha un polmone in più rispetto agli esseri umani. Astori al 46' non lo ferma neppure aggrappandosi alla maglia, in compenso ci pensa Banti.
DAVID LOPEZ sv:
JORGINHO 7: Partiamo con l'unico neo del suo incontro: lo sciocco cartellino giallo nella tre quarti avversaria. Per il resto è uno splendido regista. Il pallone tra i suoi piedi è in banca.
HAMSIK 7.5: Sempre nel vivo, da vero capitano. Inventa lui la palla che spacca il match, con un assist mostruoso per Insigne. Battagliero come non mai.
INSIGNE 7: Prestazione molto generosa ma, a dire il vero, opaca per 45 minuti. Poi gli bastano 40 secondi della ripresa per lasciare il segno con un diagonale chirurgico! Showtime!
MERTENS 6.5: Pochi minuti in campo per mandare Higuain in porta.
EL KADDOURI 6: Entra e si cala subito nell'atmosfera di sofferenza finale. Corre e rincorre. Bello l'atteggiamento.
CALLEJON 6: Solito spirito di sacrificio, anche se là davanti sta diventando un caso. Adesso che Insigne non lo assiste più ma "si è messo in proprio", Callejon non vede più la porta.
HIGUAIN 7: Pomeriggio opaco fino al minuto 73, poi si scatena il campione: come fece con la Juve, va a conquistare palla e poi decide che deve segnare. E segna. Gli viene negato un rigore e s'incavola, giustamente.
Allenatore
SARRI 7: Il suo Napoli stavolta non incanta per il gioco, ma per l'atteggiamento nell'affrontare un big match dove, chiacchiere e parte, la vittoria serviva tantissimo. Bravo a usare gli argomenti giusti alla fine del primo tempo, per rimandare in campo un Napoli trasformato nei secondi 45 minuti. Nota da sottolineare: il Napoli quando passa in vantaggio martella l'avversario più di prima, non si chiude affatto. E' un bel salto mentale.
