Giandomenico Mesto, ex terzino di Genoa e Napoli, ha rilasciato un'intervista a “La Repubblicaâ€, dove ripercorre anche la serata in cui aggredito Ciro Esposito: «Eravamo nel sottopassaggio. In venti minuti arrivarono quattro versioni diverse. Qualcuno di noi chiamò amici a casa e si sentì perfino dire che il ragazzo era morto. Pur provando sempre a mettermi nei panni altrui, troppe cose inaccettabili accaddero. Gli incidenti. Il ritardo con cui si giocò. La mancanza di notizie certe. Quando Hamsik andò sotto la curva, dovette fidarsi della versione di chi gli stava accanto. Che un leader vada a calmare la folla, ci sta. Ma dovrebbe essere una sua scelta. Noi fummo messi in una situazione nella quale non era giusto che ci trovassimo. Non fu Marek a dire: vado io».

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