Se non vedono il marcio, non vendono il giornale. Per la Gazzetta l'unico sistema per conservare l'interesse del lettore è fare "radio-vicolo", alimentare il pettegolezzo o la cultura del sospetto. Fiorentina-Napoli diventa così lo spunto per parlare del rapporto tra i due tecnici e le rispettive proprietà . Ovviamente in termini negativi.
SULLA FIORENTINA. «Paulo Sousa, educato e amato nei primi mesi fiorentini, durante il mercato invernale – non così soddisfacente secondo quelle che riteneva essere le sue necessità – non ha lesinato qualche frecciata alimentando il malumore dei tifosi e di conseguenza quello della proprietà e inquinando le ipotesi di futuro a lungo termine sulla panchina viola».
SUL NAPOLI. «Sarri ha parlato poco (ma quella sul fatturato migliore della Juve era una bordata indirizzata in modo preciso) e soprattutto ha parlato coi fatti, sempre sul tema ricambi: più o meno sempre gli stessi giocatori impiegati, fino a spremerli, e forze in diminuzione. De Laurentiis, a proposito di cinema, vorrebbe invece vedere più elementi utilizzati, anche per smentire l’ipotesi che la rosa da lui allestita non sia all’altezza dell’obiettivo grosso, e qualche gambardellata l’ha detta. Sul peso di Higuain, per esempio, e sul contratto di Sarri («Rinnovo? Decido io»)».

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