Avversario duro
«Dobbiamo pensare solo alla partita di domani, e non a quello che ha fatto la Juve - dice
Incognite tattiche col Palermo
«L'avvento di Novellino potrebbe portare a delle novità sotto il profilo del gioco e del modulo, per cui è una sfida difficilissima da preparare, con tante incognite anche tattiche. Al mio gruppo chiedo di continuare a fare quello che ha sempre fatto, e cioè dare tutto e giocarsela fino in fondo, pensando partita per partita. Ieri prima degli allenamenti ho detto a loro: "chi guarda la Juve è una testa di caz..."»
Stato fisico
«Lavorare per una settimana intera a una sola partita ti consente di avere due o tre giorni nei quali lavori sul piano fisico senza che ci siano stress aggiuntivi dal punto di vista mentale».
Il contratto
«Non credo che la mia situazione contrattuale si risolva a Palermo, dal momento che ci sono 10 partite da giocare sarebbe un errore gravissimo mettersi a parlare di questa storia. Quando finirà il campionato ne parleremo, adesso no».
Il calendario e la pressione
«Partiamo da un presupposto: la Juve vince per cui giocare prima o dopo di loro cambia poco. Loro vincono da 4 -5 anni, hanno fatto una finale di Champions e poi c'è quel piccolo dettaglio dei 300 milioni e passa di fatturato, anche se è chiaro che conta poco se poi non sai come sfruttarlo in modo adeguato. La Juve ha giocatori di grandissimo livello, tecnici di grandissimo livello e una società di grandissimo livello. Hanno più sicurezze di noi, che invece dobbiamo costruircele».
Difesa e attacco
«Io voglio una squadra equilibrata, e quello che mi dispiace è che da alcune partite prendiamo gol pur facendo benissimo in fase difensiva. Però in difesa se fai bene per 89 minuti non basta. Se è vero che siamo stati anche sfortunati, è pure vero che dopo 4 partite che prendi gol non puoi prendertela solo con la sorte, ma vuol dire che talvolta scema la tua concentrazione».
Un solo grosso rammarico
«Bologna tutta la vita. in quella partita abbiamo regalato noi qualcosa all'avversario. Nelle altre no, ma in quella partita siamo stato principalmente noi i colpevoli dell'aver lasciato punti per strada. A Torino abbiamo giocato alla pari con la Juve, cosa che negli ultimi 5 mesi è successa solo al Bayern Monaco, mentre a Bologna abbiamo prodotto tantissimo senza finalizzare».
Scudetto
«Ci sono 30 punti in palio, tutto può succedere e questo deve essere per noi una motivazione in più a partire dalla sfida di domani».
Nazionale
«In futuro non so, ma in questo momento sento la necessità di avere una squadra mia che curo ogni giorno».