"La capolista se ne va..." Queste sono le note che accompagnano i secondi finali di Napoli-Torino, a chiusura di un'altra giornata magica per gli azzurri, che in 8 giorni fanno 6 punti mentre l'Inter resta a ZERO. E così da stasera la Serie A ha una nuova capolista solitaria, con 3 punti di vantaggio a 4 giornate dalla fine.
Guai a sentire già il profumo dello Scudetto, ma da stasera c'è la fortissima sensazione nell'aria che qualcosa di grande potrebbe accadere nel mese di maggio.
La sfida col Torino è stata decisa dall'acquisto migliore del campionato: Scott McTominey. Lo scozzese segna il quinto gol delle ultime 3 partite. Tutti decisivi. Quando Manna domani andrà a ritirare il premio come miglior ds dell'anno, dovrebbe portarselo dietro ed esibirlo come un trofeo.
Formazioni ufficiali:
Napoli - Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Spinazzola.
A disposizione: Turi, Scuffet, Gilmour, Okafor, Billing, Marin, Simeone, Ngonge, Hasa, Mazzocchi, Raspadori.
Torino - Milinkovic Savic; Coco, Maripan, Masina; Pedersen, Casadei, Ricci, Linetty, Biraghi; Elmas, Adams.
A disposizione: Paleari, Donnarumma, Walukiewicz, Karamoh, Ilic, Sanabria, Vlasic, Lazaro, Dembele, Tameze, Perciun, Cacciamani
LA CRONACA
L'atmosfera del Maradona è carica a mille, perché nel giro di 8 giorni il Napoli si ritrova con la possibilità di cambiare la direzione dello Scudetto: dopo il ko di Bologna che ci ha permesso l'aggancio in vetta, la seconda sconfitta di fila dell'Inter (in casa con la Roma) ci regala la possibilità di allungare a +3 in vetta.
Per la sfida con i granata il Napoli non si fa mancare l'ormai solito intoppo in extremis: Raspadori è influenzato e va solo in panchina, innescando un domino nella formazione: Spinazzola che doveva fare il terzino diventa l'esterno altro, Olivera che doveva fare il centrale torna invece a fare il terzino, Buongiorno che non doveva giocare invece va in campo.
La cosa più importante della sconfitta dell'Inter è che consente al Napoli di giocare con ZERO pressioni: rimarremmo primi anche se perdessimo, mentre ogni altro risultato ci proietterebbe da soli al comando. Questo fa tutta la differenza del mondo, perché consente agli azzurri di giocare con grande scioltezza, senza avere alcuna fretta o frenesia. C'è solo da guadagnarci, in una serata così.
Se poi hai McTominey le cose diventano ancora più facili, perché al 6' lo scozzese va a raccogliere un cross basso di Anguissa e lo scaraventa alle spalle del portiere, 1-0. Azione vista, rivista, provata, codificata. Esecuzione perfetta.
Lo scenario migliore possibile si materializza subito tra le nostre mani, permettendoci di badare solo alla sostanza. Zero rischi, innanzitutto, e poi cercare con calma di colpire ancora.
Ad eccezione di un cross pericoloso di Birgahi, che attraversa l'area senza che nessuno lo tocchi, non succede assolutamente nulla fino al minuto 42. Poi il fattore McTominey colpisce ancora: azione identica a quella iniziale, stavolta con Politano al cross e lo scozzese a centro area che va in anticipo e segna, 2-0.
Nella ripresa il Torino si alza, il Napoli si chiude. Un po' troppo, forse. Per noi che guardiamo questo fa crescere l'ansia, ma in realtà il Napoli non corre nessun rischio.
Al 57' un colpo al fianco manda ko Anguissa: entra Billing.
Il danese potrebbe essere subito determinante, perché su cross morbido di Spinazzola va in cielo e di testa devia sulla TRAVERSA.
Subito dopo, altro guaio: Buongiorno fa uno scatto e poi chiede subito il cambio. Entra Rafa Marin.
Il Napoli riesce ad anestetizzare la partita piano piano, e così gli unici sussulti (ne avremo fatto a meno) arrivano dagli infortuni.
Lukaku si tocca la coscia ma poi presegue.
Spinazzola si siede per la stanchezza, poi si rialza.
Lobotka si siede a terra e chiede il cambio.
Entrano Gilmour, Simeone e Raspadori, vanno fuori proprio Lobotka, Lukaku e Spinazzola.
Si gioca fino al minuto 95, ma il Torino non riesce a schiodarsi da ZERO alla voce "tiri in porta". Il Napoli blinda così una serata magica, mentre il pubblico intona "la capolista se ne va..."