Dopo aver provato lo scontro frontale per mettere pressione al Governo, adesso la LEga cerca quindi un approccio più soft. E' chiara la posizione della maggioranza per tornare a giocare. Ma prima bisogna passare gli gli allenamenti, e già questo è un grosso ostacolo, perché il protocollo non convince.
In secondo luogo c'è scetticismo sulla possibilità di garantire un "corridoio protetto" alle squadre che dovrebbero giocare in trasferta. Si parla di gruppi di 50-60 persone che si spostano per l’Italia, da una regione all’altra.
Lo stesso ex medico sociale del Napoli, Alfonso De Nicola, oggi è stato chiaro in merito. «Questo protocollo così come è realizzato è una follia. Solo tre o quattro grandi club potrebbero sostenerlo per tanto tempo. E purtroppo bisognerà convivere con questo virus per un bel po' ancora. Questo protocollo è stato fatto per scaricare ogni responsabilità . Se un giocatore o un altro tesserato si ammala, di chi sarà la colpa? Volete vedere che alla fine sarà colpa del medico sociale? È una scelta sbagliata».