L'architetto Gino Zavanella, responsabile del restyling del San Paolo, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica. Eccone alcuni estratti: «Bisogna affrontare 3 fasi: la prima è la messa a norma del San Paolo secondo le disposizioni dell'Uefa e della Fifa [...] Stiamo pensando ad una diversa collocazione del pubblico. Vorremmo abbassare il secondo anello verso il campo, destinando l'impianto prevalentemente al calcio. Eliminare la pista d'atletica? E' sicuramente un'idea da valutare De Laurentiis si è offerto di costruirne un'altra in una zona della città proprio per non penalizzare nessuno».
«Nel secondo step si tratta di completare l'impianto secondo le esigenze moderne. Abbassando le tribune, ad esempio, bisognerebbe allargare la copertura, altra operazione necessaria».
«Poi riqualificare la zona esterna. La decisione, ovviamente, dovrà coinvolgere i cittadini che nondevono subire dall'alto ma sposare le nostre idee. Faccio un esempio: possiamo anche immaginare un centro commerciale, ma se non è utile rischia di chiudere in poco tempo. Saranno necessarie opere funzionali».

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