C'era già un piano per tenere fuori i camorristi dal San Paolo. Lo riporta Corriere del Mezzogiorno che fa notare: «Lo avevano firmato l'ex procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore ed il procuratore aggiunto Giovanni Mellilo. Fu bloccato, però, dal Viminale per non meglio specificate "questioni procedurali". Oltre alla proposta che Cantone aveva rilanciato (Daspo ai camorristi, ndr), nel piano Lepore-Melillo c'erano altri quattro punti: vietare l'accesso allo stadio a chi è sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, aumentare il massimo della pena per chi elude il Daspo, permettere al ministro dell'Interno di chiedere atti d'indagine su "fenomeni criminosi connessi al tifo organizzato" per la prevenzione, estendere l'aggravante delle "lesioni gravi a pubblico ufficiale" anche ai casi in cui ad essere aggrediti siano gli steward. Ma, a dispetto delle reazioni entusiaste, quel piano finì nel cassetto».

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